(Teleborsa) - Dopo mesi di negoziati e scongiurando uno sciopero indetto dai sindacati si è arrivati alla chiusura del rinnovo del Ccnl degli operai agricoli e florovivaisti che interessa circa un milione e duecentomila lavoratori e oltre duecentomila imprese del settore agricolo. Lo rende noto la Coldiretti che, insieme alle altre organizzazioni datoriali, ha rinnovato con Fai-Cisl, Uila-Uil e Flai-Cgil il contratto scaduto il 31 dicembre del 2017.

Punti di forza di questo rinnovo sono stati – sottolinea la Coldiretti – una particolare attenzione alle imprese e gruppi di imprese plurilocalizzate in più province e regioni che potranno finalmente contare su un unico strumento contrattuale aziendale anziché dover applicare una pluralità di contratti provinciali e una maggiore flessibilità nella gestione dell’orario di lavoro raggiunto anche con l’allargamento delle causali che consentono l’interruzione della prestazione giornaliera estendendole a quelle relative a cause tecniche ed organizzative e non solo alla forza maggiore.

Gli aumenti salariali – conclude la Coldiretti – sono previsti nella misura di 1,7% a decorrere da luglio 2018 cui si aggiunge un ulteriore 1,2% da aprile 2019.