(Teleborsa) - L’agricoltura è l’unico settore economico ad aver riportato un calo del valore aggiunto (-1,4%), che ha frenato il PIL italiano nel 2° trimestre, secondo i dati definitivi pubblicati stamattina dall'ISTAT. La causa della contrazione è dovuta al maltempo ed al clima impazzito, che ha avuto effetti devastanti nelle campagne dove ha provocato danni per oltre mezzo miliardo dall'inizio dell’anno, ma anche a distorsioni sulla filiera distributiva dell'agro-alimentare.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, associazione doli categoria del settore agricolo, divulgata in occasione della diffusione dei dati.

"Nubifragi, trombe d’aria, bombe d’acqua e grandinate si sono abbattuti a macchia di leopardo sul territorio con coltivazioni distrutte, alberi abbattuti e aziende allagate, ma anche corsi d’acqua esondati, frane e smottamenti", ricorda Coldiretti, sottolineando che ciò è dovuto a "cambiamenti climatici" sempre più "estremi" ed allo sfasamento delle stagioni.

L'associazione rappresentativa degli agricoltori però punta il dito anche sui "pesanti squilibri" nella distribuzione a danno degli agricoltori: su 100 euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi come frutta e verdura solo 22 euro arrivano al produttore agricolo ma il valore scende addirittura a 2 euro nel caso di quelli trasformati dal pane ai salumi.