(Teleborsa) - Dovrebbe essere confermato il brand Frecciarossa per i nuovi diciassette ETR 700 di Trenitalia acquistati di seconda mano ma praticamente a "Km Zero" da Hitachi Rail. Anche se, a dire il vero, sebbene i colori non lascino adito a dubbi, il logo con la "scritta" non è ancora presente sulle fiancate del convoglio.

Il primo degli elettrotreni ex Fyra V250 restituiti ad AnsaldoBreda nel 2013 dalle ferrovie del Belgio a causa di una "controversia" dopo pochi giorni di servizio, ha lasciato giovedì 30 agosto lo storico stabilimento di via Ciiiegiole 110/b a Pistoia (dal 2 novembre 2015 Hitachi Rail Italy S.p.a., società italiana nata all'interno della Hitachi Rail Europe a sua volta della giapponese Hitachi, creata appositamente per rilevare al costo di 30 milioni di euro AnsaldoBreda, fino ad allora della "controllante" Leonardo Finmeccanica, n.d.r.), "trainato" a Osmannoro per essere sottoposto nell'impianto alla periferia di Firenze a test e misurazioni necessarie all'entrata in servizio.

Esordio, stando alle previsioni, per la metà di dicembre, appunto come Frecciarossa in sostituzione degli ETR 500 destinati ad altri servizi con l'entrata in vigore dell'orario invernale, sulla linea Torino-Milano-Venezia.

Gli ETR 700 di Trenitalia sono composti da 8 carrozze, come i Frecciarossa 1000: allestimento "Executive" e "sala meeting" nella numero 1, "Business area silenzio" nella zona anteriore della 2, "Business" seconda sezione della 2 e parte della 3, dove dovrebbe trovarsi la zona "Bistrot", numero 4 con "livello di servizio Premium", 5-6-7 e 8 "Standard".