(Teleborsa) - Dalle 03:00 del mattino di domenica 28 ottobre torna l'ora legale. Le "lancette" degli orologi dovranno di conseguenza essere spostate indietro di 60 minuti. Quindi, per una volta, un'ora di sonno più, recuperando quella "perduta" il 25 marzo scorso. L'ora solare rimarrà in vigore sino al 31 marzo 2019.

Ma il "cambio" d'orario potrebbe avere, è proprio il caso di dire, i "minuti contati", se verrà approvata la proposta della Commissione Europea di far cessare l'obbligo del cambio dell'ora due volte l'anno. Se la mozione venisse approvata, gli Stati membri dell'Unione, infatti, dovranno decidere quale delle due, la "solare" o la "legale", adottare per l'intero anno. Con ogni probabilità, quindi, dall'ottobre 2019 "basta" con i cambi dell'ora.

L'ora legale è stata introdotta in Italia dal 1966 a seguito di una Legge approvata l'anno precedente, dopo aver fatto una sua prima apparizione nel 1915 e poi abolità e nuovamente adottata diverse volte. Lo scopo è stato quello di favorire il risparmio energetico con l'aumentare del fabbisogno. La validità dei risultati ottenuti è sempre stata però fonte di discussioni e di diverse interpretazioni.