(Teleborsa) - Crescita e lavoro, sono due le parole chiave al centro del dialogo tra governo e sindacati secondo i quali le risposte contenute nella manovra "non sono sufficienti". Questa la posizione di Cgil, Cisl e Uil, e visto che la prossima legge di bilancio è "ancora un libro bianco" c'è la possibilità e la necessità di cambiare direzione. I sindacati, dunque, provano ad andare in pressing sull'esecutivo in vista del tavolo convocato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lunedì 10 dicembre a Palazzo Chigi. Un tavolo al quale, nell'arco di tre giorni, se ne aggiungono altri due, con le imprese, guidati invece dai due vicepremier, Salvini e Di Maio che provano dunque a fare pace con le imprese.


Nella giornata di oggi, domenica 9 dicembre, il vicepremier e Ministro dell'Interno Matteo Salvini, incontrerà al Viminale le 12 associazioni imprenditoriali che lunedì scorso avevano protestato a Torino per il sì alla Tav e contro la manovra, a partire da Confindustria con il presidente Vincenzo Boccia protagonista negli ultimi giorni di un duro botta e risposta racchiuso in una frase che di certo non lascia spazio a interpretazioni "il 100% di Confindustria è contro questa manovra".

Martedì 11 dicembre spazio invece alle piccole e medie imprese con il tavolo permanente per le Pmi avviato dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio.