(Teleborsa) - Bilancio approvato in casa Aerogest, la cordata dei soci veronesi e trentini della società Valerio Catullo dell’aeroporto di Verona, una piccola ma nutrita galassia di detentori di quote singolarmente minime ma che costituiscono il 47% del pacchetto azionario del gestore scaligero.

Tra un semestre, quando a giugno 2019 la Catullo farà i conti, sarà chiaro in via definitiva ciò che la legge Madia prevede per una realtà come Aerogest, composta da soci pubblici ai quali comunque, secondo i pareri legali assunti recentemente, non dovrebbe essere impedito di continuare a partecipare ai destini della società che è socio di minoranza della Catullo.

Esclusa, dunque, l’ipotesi di messa in liquidazione di Aerogest, di cui è presidente Giuseppe Riello, al vertice anche della Camera di Commercio di Verona, il quale ha rilasciato dichiarazioni rassicuranti in tal senso. La stessa Camera di commercio scaligera e la Provincia di Verona hanno approvato una delibera con cui annullano i provvedimenti assunti in precedenza attinenti l’ipotesi di messa in liquidazione Aerogest.

Alla Catullo resta da valutare le formule di finanziamento dei lavori previsti all’aerostazione. Un’eventuale richiesta di aumento di capitale chiamerebbe in causa, ovviamente, anche Aerogest.