(Teleborsa) - Passato al Senato nella notte tra il 22 ed il 23 dicembre, il testo della legge di Bilancio tornerà all'esame della Camera per la terza lettura nella giornata di venerdì 28 dicembre.

Avanza, intanto, tra le proteste la manovra, bersagliata dall'opposizione all'interno dell'emiciclo e oggetto di contestazioni anche all'esterno. Dure le reazioni dei sindacati: CGIL, CISL e UIL in una nota congiunta stroncano il maxiemendamento, approvato con 163 voti favorevoli, 68 contrari e due astenuti: "Una Legge di Bilancio sbagliata, miope, recessiva, che taglia ulteriormente su crescita e sviluppo, lavoro e pensioni, coesione e investimenti produttivi, negando al Paese, e in particolare alle sue aree più deboli, una prospettiva di rilancio economico e sociale".

"Per rispondere a una impostazione di politica economica assolutamente sbagliata - continua la nota congiunta - che non recepisce le richieste della piattaforma unitaria, CGIL, CISL e UIL sono pronte alla mobilitazione unitaria che culminerà con una grande manifestazioni nazionale a Gennaio".

Intanto, tra le misure che hanno incassato l'approvazione a Palazzo Madama, spunta la doppia soglia per gli affidamenti senza gara. Passa, dunque, la possibilità per la Pubblica Amministrazione, nel 2019, di poter affidare lavori senza gara d’appalto nelle opere di importo compreso tra 40 mila e 150 mila euro. Tra i 150 mila e i 350 mila euro, invece, sarà possibile procedere in seguito ad una consultazione di 3 o più operatori economici.