(Teleborsa) - A gennaio l’occupazione mostra un lieve aumento, dopo la stazionarietà rilevata nel mese precedente, grazie alla crescita dei dipendenti permanenti, mentre sono in diminuzione i dipendenti a termine e gli indipendenti. Secondo gli ultimi dati ISTAT, infatti, gli occupati risultano occupati in lieve crescita rispetto a dicembre con +21 mila unità (+0,1%) mentre il tasso di occupazione rimane stabile al 58,7%.

La stima delle persone in cerca di occupazione aumenta dello 0,6% (+15 mila). La crescita riguarda quasi esclusivamente gli uomini e le persone oltre i 35 anni.

Il tasso di disoccupazione è stabile rispetto al mese precedente, e si attesta al 10,5%.

La stima degli inattivi è in calo (-0,2%, pari a -22 mila unità). La diminuzione coinvolge solo gli uomini (-33 mila) e si concentra tra i 25-49enni (-48 mila). Il tasso di inattività resta stabile al 34,3% per il terzo mese consecutivo.

Trend negativo nel trimestre ma su anno c'è una crescita - Nel trimestre novembre-gennaio l’occupazione registra un lieve calo rispetto ai tre mesi precedenti (-0,1%, pari a -19 mila unità), mentre su base annua l’occupazione cresce dello 0,7%, pari a +160 mila unità. L’espansione interessa entrambe le componenti di genere concentrandosi esclusivamente tra gli ultracinquantenni (+250 mila).

Cresce il lavoro stabile
- L’andamento degli occupati è determinato da un aumento consistente dei dipendenti permanenti (+56 mila), mentre si registra un calo dei dipendenti a termine (-16 mila) e degli indipendenti (-19 mila). La crescita coinvolge esclusivamente gli uomini (+27 mila) mentre risultano in lieve calo le donne (-6 mila).
La crescita dei dipendenti permanenti si mantiene anche nel confronto trimestrale e annuo; su base tendenziale si registra la prima variazione positiva da ottobre 2017 (+29 mila) ma crescono soprattutto i dipendenti a termine (+126 mila) .