(Teleborsa) - Varrà due milioni di euro l’anno la tassa antirumore che sarà introdotta dal 1° gennaio 2020 all’aeroporto Marconi di Bologna. Un gettito destinato ad alleviare i disagi di chi vive nelle aree urbane poste sotto le vie di decollo e atterraggio.

L’Iresa, imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili, è stata approvata dall’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna su proposta della Giunta regionale e si applica al solo scalo bolognese perché con traffico superiore ai 10mila movimenti aereo annui.

A essere sottoposto alla pressione dei movimenti aerei risulta essere, in particolare, il quartiere Navile, dove già si pensa di eseguire opere di mitigazione del rumore sulle abitazioni e più estesamente sugli edifici scolastici.