(Teleborsa) - Primo delicatissimo appuntamento per il neonato Conte Bis quello con la Legge di Bilancio: si parte da una base di circa 27 miliardi, - tanti ne servono infatti per disinnescare le clausole Iva e finanziare le spese indifferibili - la cui asticella alla fine potrebbe attestarsi attorno ai 32-35 miliardi per effetto delle misure espansive al vaglio. Nei giorni scorsi, ad esempio, si è fatto un gran parlare del taglio del cuneo fiscale.

I protagonisti del nuovo esecutivo dovranno necessariamente muoversi, da subito, con cautela tra gli spazi ristrettissimi del complicato quadro di finanza pubblica, anche se arrivasse – come si vocifera ormai da giorni – da Bruxelles l’ok a una significativa tranche di flessibilità rispetto alla quale potrebbe incidere positivamente il tandem Gualtieri- Gentiloni, nei ruoli chiave, rispettivamente, dell’Economia e di commissario Ue in un portafoglio economico di rilievo.

La dinamica, però, resta sempre quella della coperta corta e il nodo quello delle risorse. Per questo, l'obiettivo è avviare un’operazione incisiva di spending review, andando cioè a scandagliare in quali settori recuperare risorse e dove, invece, incrementare gli stanziamenti. Interessanti novità sul fronte del gettito, sono attese anche dall’introduzione della fatturazione elettronica che sta già producendo risultati incoraggianti. In soccorso anche il capitolo delle dismissioni, sia immobiliari che di asset pubblici.