(Teleborsa) - Dopo il vertice di Palazzo Chigi
la maggioranza è al lavoro per mettere a punto i ritocchi condivisi alla legge di Bilancio, che dovranno reggere alla prova delle coperture. Mentre in Senato prosegue la scrematura degli emendamenti segnalati, nella riunione di due ore – definita da alcune fonti, secondo quanto riporta l'Ansa, "molto operativa" e "senza frizioni" – sono state individuate le priorità con l'impegno a rivedersi a metà della prossima settimana, forse già mercoledì, al rientro della premier dalla missione in Sudafrica e Angola per il G20 e il vertice Ue-Africa.
Tra gli interventi sicuri figura una misura per rendere più efficace
l'esclusione della prima casa dall'Isee: l'ipotesi sarebbe quella di alzare sopra i 100mila euro il valore catastale (si starebbe valutando a 120mila euro), per chi vive nelle città metropolitane. Confermate anche le
verifiche sulla cedolare per gli affitti brevi. La volontà sarebbe quella di ritornare alla
tassa agevolata al 21% per chi destina una sola casa all'affitto turistico. Si starebbe, tuttavia, valutando di rivedere il limite oltre il quale scatta l'attività di impresa, che potrebbe essere portato dagli attuali 5 a soli 3 immobili (alcune fonti avevano inizialmente parlato invece di una cedolare al 21% fino a 3 immobili).
Sul fronte delle coperture, da quantificare rimane la
tassazione per fare emergere "l'oro da investimenti" (cioè i lingotti non dichiarati): i leghisti avevano ipotizzato incassi fino a 2 miliardi, Forza Italia 1, le stime del Mef sarebbero molto più contenute e alla fine si potrebbe indicare qualche centinaio di milioni.
Se sulla
tassazione dei dividendi si starebbe valutando il "modello francese", uno dei nodi da sciogliere rimane il
contributo del settore bancario: al tavolo la Lega avrebbe proposto un aumento dell'Irap di altri 2 punti e una proposta di mediazione, al vaglio in queste ore, sarebbe quella di un rialzo invece di mezzo punto. In ogni caso, precisano diverse fonti, se l'accordo con gli istituti di credito fosse rimodulato, andrebbe prima riaperto un confronto anche con i diretti interessati.