(Teleborsa) - L'Ufficio Parlamentare di Bilancio ha validato la previsione di crescita tendenziale del PIL contenuta nella Nota di aggiornamento al DEF (NADEF), pur lanciando un avvertimento sui rischi che condizionano le previsioni.

Le stime del Governo sul PIL nel biennio 2019-2020 indicano un +0,1% il primo anno ed un +0,4% il secondo, rivelandosi coerenti con le previsioni dell'UPB, "pur in presenza di significativi fattori di rischio sulla crescita reale".

La previsione per il biennio 2021-2022, pari a +0,8% e +1% rispettivamente nei due anni, non è oggetto di validazione da parte dell'Ufficio e "sembra lievemente ottimistica, collocandosi appena al di sopra del limite superiore delle stime del panel UPB in entrambi gli anni".

In particolare la previsione di crescita dell'1% attesa per il 2022 appare più elevata delle stime sulla crescita potenziale delle principali istituzioni, incluse le stime precedenti del MEF. Anche lo scenario macroeconomico di medio termine dell'economia italiana "appare soggetto a forti rischi, prevalentemente orientati al ribasso, in larga misura di matrice internazionale e finanziaria". Fra i primi figurano gli sviluppi della guerra commerciale, la Brexit ed i rischi di natura geo-politica.