(Teleborsa) - I dati in arrivo dallo scorso settembre confermano le "nostre valutazioni di una protratta debolezza economica e rischi al ribasso sull'area euro". Lo ha affermato il presidente della BCE Mario Draghi, nella conferenza stampa dopo la sua ultima riunione a capo del Consiglio direttivo, citando la protratta incertezza geopolitica, le tensioni sul protezionismo commerciale ed i rischi nelle economie emergenti.

"Il pacchetto di misure deciso assicura uno stimolo consistente" a contrasto di questa frenata - ha aggiunto il banchiere - che conferma "i rischi restano al ribasso".

Il numero dell'Eurotower ribadisce che la Banca centrale europea resta pronta a modificare tutti i suoi strumenti monetari per far risalire l'inflazione, e ritiene che sia necessaria una "posizione altamente accomodante" ancora a lungo, di fronte ai rischi per la crescita e lo scenario inflazionistico.

Draghi, poi, sollecita i governi dei paesi membri a fare di più. "Di fronte alle prospettive indebolite e alla prevalenza di rischi al ribasso, i governi che hanno spazio di manovra di bilancio devono agire in modo efficace e tempestivo". Nei Paesi dove il debito pubblico è alto - ha aggiunto - "andrebbero perseguite politiche prudenti" in modo da assicurare il funzionamento degli stabilizzatori automatici.

Mario Draghi, dopo otto anni come presidente della BCE, saluta Francoforte. Dal 1° novembre, infatti, al suo posto siederà Christine Lagarde.