(Teleborsa) - ArcelorMittal , il gigante dell'acciaio indo-europeo, ha comunicato formalmente ai sindacati della ex Ilva "la retrocessione dei rami di azienda unitamente al trasferimento dei relativi dipendenti" ai sensi dell'articolo 47 della legge 428 del 1990.

La comunicazione fa seguito all'annuncio di cessazione del contratto. I dipendenti sono 10.777 in totale di cui 8.277 a Taranto. La comunicazione, che di fatto segna l'avvio della procedura per il disimpegno, riguarda tutta Italia: oltre a Taranto anche Genova, Novi Ligure, Milano, Racconigi, Paderno, Legnano, Marghera.

La Fim-Cisl annuncia uno sciopero immediato dalle 15 di oggi a partire dallo stabilimento ex Ilva di Taranto. Ma il sindacato si spacca: Fiom (il primo sindacato a Cornigliano), Uilm (il primo sindacato a Taranto) e Ubs preferiscono in queste ore sospendere ogni decisione.

Intanto, a Palazzo Chigi è in corso il decisivo vertice tra governo e i rappresentanti del gruppo. La riunione è iniziata intorno alle 12 ed è presente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte insieme ai ministri Gualtieri, Provenzano, Catalfo, Patuanelli, Sperenza e Bellanova. Per l'azienda, partecipano al tavolo il proprietario Lakshmi Mittal ed il figlio Aditya Mittal.