(Teleborsa) - E' acqua alta record a Venezia, dove il livello dell'acqua, a causa di un vento di scirocco a 100 chilometri orari, ha raggiunto ieri sera 12 novembre 2019, alle ore 22:50, il picco massimo di 187 centimetri nel medio mare. Il record assoluto era stato raggiunto nel 1966 con 194 centimetri. Oggi scuole e uffici chiusi.

Allagata nuovamente la Basilica di San Marco, che ha riportato danni diffusi a mattoni, colonne e anche ai marmi appena sostituiti. Una città che ha rischiato di affondare sotto l'acqua alta. "Questo è un disastro, questa volta bisognerà contare i danni", ha detto il sindaco Luigi Brugnaro, che anticipa la richiesta dello calamità naturale. Intanto, oggi alle ore 12 si terrà una conferenza stampa del Presidente della Regione veneto Luca Zaia e del capo della protezione civile Angelo Borrelli.

L'emergenza maltempo che incombe sull'Italia e la pioggia battente, non destinata a finire molto presto, non ha colpito solo Venezia, ma molte altre città d'arte, che sono quelle che registrano i danni maggiori, in particolare al Sud. Matera, città della Cultura 2019, è stata investita da una tromba d'aria che ha divelto alberi e tralicci e le strade si sono trasformate in torrenti in piena con fango e detriti. Sferzata anche la costa Jonica dove il vento di scirocco si è abbattuto con particolare violenza provocando molti danni. E poi, ancora, problemi e danni a Taranto e Capri.

Colpiti anche i trasporti a causa del vento forte: n paio di voli in arrivo a Bari da Milano sono stati dirottati su Brindisi a causa del maltempo. Tagliate fuori le Isole Eolie dove traghetti e aliscafi sono rimasti fermi.