(Teleborsa) - La crescita del PIL in Italia dovrebbe attestarsi sullo 0,3% nel 2020 secondo le previsioni economiche fornite dalla Commissione europea che stima poi una leggera ripresa nel 2021, con la crescita allo 0,6%. A novembre scorso la stima era di 0,4% e 0,7%.
"In base ai dati trimestrali - si legge nelle previsioni - l'economia italiana è cresciuta dello 0,2% nel 2019. Dopo quattro trimestri di attività economica in lenta crescita, il PIL reale del Belpaese è diminuito dello 0,3% nell'ultimo trimestre, secondo le stime preliminari dell'Istat". Inoltre Bruxelles segnala che "i rischi al ribasso sulla prospettiva di crescita restano pronunciati".
La Commissione europea nelle sue previsioni economiche d'inverno – pur lasciando invariate rispettivamente a +1,2% e +1,4% le stime di crescita 2020-2021 per la zona euro e per la UE 27 – definisce l'epidemia del Coronavirus e il suo impatto sulla sanità, le vite umane e l'attività economica "una fonte di crescente preoccupazione" che lascia le prospettive "ancorate al ribasso".
Se per ora si vedono effetti globali "limitati", per Bruxelles più a lungo dura l'epidemia più le sue conseguenze "impatteranno su sentimento economico e condizioni globali di finanziamento".
Per il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni "l'economia europea continua a mostrare resilienza verso l'ambiente esterno impegnativo, la crescita lenta continua guidata dalla domanda interna" e si tratta "dell'espansione più lunga all'introduzione dell'euro nel 1999", mentre parla di un "rallentamento più accentuato in Italia". Il Paese risente come altri di alcuni fattori esterni, in particolare su industria e export, ma ci sarà bisogno di lavorare molto. "Sono certo che il governo instaurerà un dialogo con la Commissione perché questo lavoro vada nella giusta direzione".
Commissione UE, rivede al ribasso PIL Italia. Gentiloni: rallentamento più accentuato
Per il commissario agli affari economici "l'economia europea continua a mostrare resilienza verso l'ambiente esterno impegnativo, la crescita lenta continua guidata dalla domanda interna" e si tratta "dell'espansione più lunga all'introduzione dell'euro nel 1999"
13 febbraio 2020 - 11.57