(Teleborsa) - "È antipatico da dire ma anche gli antipatici talvolta andrebbero ascoltati". Nel lunedì nero di Piazza Affari Matteo Renzi non ci gira intorno e lancia un "l'avevamo detto" in piena polemica con la decisione di tenere aperta la Borsa di Milano.

Ieri, in un video pubblicato su Facebook, il leader di Italia Viva aveva, infatti, chiesto di "anticipare provvedimenti sull'apertura odierna della Borsa di Milano" proponendone la chiusura. Una proposta condivisa da Forza Italia con il vicepresidente, Antonio Tajani, che dal suo account Twitter aveva invitato la Consob a valutare, tra le misure anti speculazione, "la chiusura della Borsa e la sospensione della vendita dei titoli allo scoperto" mentre il capogruppo in Commissione Finanze del partito, Antonio Martino, aveva chiesto la "sospensione per una settimana delle negoziazioni al fine di limitare le perdite di capitalizzazione delle nostre aziende". Sulla stessa linea Fratelli d'Italia che ieri ha visto la leader Giorgia Meloni sottolineare la necessità, da parte del Governo, dell'adozione di "tutti i provvedimenti possibili per impedire che la speculazione finanziaria metta in ginocchio la Nazione" evitando di "scatenare il panico pure tra gli investitori". Richieste velocemente liquidate dall'ad di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, che ieri ha parlato di "panico ingiustificato" affermando che "il nuovo decreto del governo per fermare il Coronavirus non blocca le attività di Borsa Italiana" e annunciando che oggi le contrattazioni sarebbero state regolarmente aperte.
















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