(Teleborsa) - Conseguenze drammatiche sull'occupazione e danni gravissimi soprattutto alle Pmi e alle microimprese. In un contesto di forte incertezza caratterizzato da pessimismo e sfiducia nelle istituzioni nazionali ed europee è necessario un grande sforzo per la ripartenza dell'Italia. Questo il commento del presidente del Censis Giuseppe De Rita e del segretario generale del sindacato Ugl Paolo Capone in occasione della presentazione del primo Rapporto Censis-UGL dal titolo "Italiani, lavoro ed economia oltre l'emergenza Covid-19".

"Vorrei segnalare due dati fondamentali emersi da questa ricerca. Il primo – sottolinea De Rita – è il pessimismo sull'Italia. Le prospettive dopo la pandemia sono nere. Si ritiene che l'economia crollerà e che il 57% degli italiani perderà il lavoro. Collateralmente il 72% non crede più nell'Europa, non ritiene che l'Ue possa dare quell'aiuto che noi invece riteniamo utile per le persone, le famiglie e le aziende. Questi sono due elementi sui quali bisogna pensare perché qualsiasi politica del futuro non può prescindere da essi".


"Oggi è il primo maggio e l'Ugl – ha affermato Capone – ha deciso di celebrare questa data con la presentazione di una ricerca che abbiamo svolto insieme al Censis. Una ricerca che nel suo complesso ha definito due elementi: la 'bio-paura' per lo stato di salute dei cittadini italiani e l''eco-paura' per le situazioni economiche. Sotto quest'ultimo aspetto il Rapporto rileva che il 50% degli italiani teme di perdere il proprio posto di lavoro mentre il 70% è certo che ci sarà un aumento della disoccupazione. Sono dati che preoccupano gli italiani e che dobbiamo contrastare con un grosso sforzo per la ripartenza dell'Italia".