(Teleborsa) - Sicurezza e pagamento dei debiti relativi agli appalti pubblici. Sono le priorità di imprese e sindacati dell'edilizia espresse al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con l'avvio della Fase 2 dell'emergenza Coronavirus. "Chiediamo – hanno dichiarato le parti sociali – di non lasciare soli i lavoratori e gli imprenditori dando indicazione a tutte le stazioni appaltanti pubbliche, come anche previsto dal Codice degli appalti, e a tutti i committenti privati di adeguare immediatamente i contratti di appalto in essere e prevedere costi per la sicurezza adeguati per i bandi e i contratti futuri e in via di assegnazione".

"Per salvaguardare le imprese e tutelare l'occupazione – hanno sottolineato Ance, Alleanza delle cooperative, Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni, Casartigiani, Confapi Aniem, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil – occorre pagare subito i debiti arretrati (ancora 6 miliardi solo nel nostro settore), anticipare il più possibile i pagamenti, assicurando il saldo anche in anticipo dei prossimi SAL, riconoscendo i maggiori costi per la sicurezza e la tutela della salute e aggiornando gli importi in virtù di una produzione che, per rispettare le disposizioni stesse, non potrà che avere tempi di lavorazione e consegna più lunghi".