(Teleborsa) - L'Italia potrebbe risparmiare fino a 7 miliardi utilizzando il Mes per le spese dirette e indirette della sanità nell'emergenza Covid-19 e questo non manderebbe un messaggio negativo ai mercati, anzi: sarebbe "il contrario", perché i mercati "sanno che si tratta di denaro vantaggioso".

Lo ha detto il direttore generale del Mes, Klaus Regling, in un'intervista ad ANSA, DPA, EFE, ANP e AFP, sottolineando che "il Paese che deve finanziare il proprio deficit ha più vantaggi a chiedere al Mes piuttosto che fare tutto da solo sui mercati, perché il tasso di interesse è più basso".

Regling ha ricordato che si può ricevere "il 2% del proprio Pil" e "ognuno può calcolare i vantaggi" che, per l'Italia, si tradurrebbe in 7 miliardi di risparmi.

Si tratta inoltre di "soldi sicuri', perché non scapperemo nella prossima crisi. Abbiamo messo fondi in Spagna prima, in Irlanda, Portogallo. E i Paesi lo sanno che i nostri soldi sono sicuri, siamo i creditori maggiori, non li ritireremo se c'è un grande problema".

Il direttore generale ha infine sottolineato che "l'unica condizione" legata alla nuova linea Mes è che "sia spesa nel settore sanitario, per costi diretti e indiretti. Non c'è niente di più e nemmeno ci sarà dopo".

Il Fondo attiverà "l'Early warning system, un sistema di controllo "che guarda solo ai rischi per la restituzione", come una qualsiasi banca fa con chi chiede un mutuo. Ma "non c'è la giustificazione per ripetere" la condizionalità "ora con questo tipo di crisi", ha concluso.