(Teleborsa) - L'economia dell'Eurozona nel 1° trimestre si conferma in forte contrazione, scontando gli effetti pandemici e del lockdown scattato a seguito dell'emergenza sanitaria.
Secondo l'Ufficio statistico europeo EUROSTAT, la terza ed ultima stima del PIL indica una contrazione del 3,6% rispetto al trimestre precedente, con una lieve revisione al rialzo rispetto al -3,8% indicato dalla stima preliminare e dal consensus. Si tratta comunque del calo del PIL più forte dal 1995. La variazione su anno si attesta invece a -3,1%, contro il -3,2% rilevato nella stima preliminare ed attese.
Nell'intera Unione Europea (UE) l'economia ha registrato una contrazione del 3,2% congiunturale, mentre rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente si è registrato un calo del 2,6%.
Francia, Italia e Spagna sono le economie più penalizzate, poiché il coronavirus ha avuto una diffusione maggiore e le misure di lockdown sono state più stringenti.
Eurostat, parallelamente, ha pubblicato anche un aggiornamento sull'occupazione nel 1° trimestre, che ha fatto segnare una contrazione dello 0,2% in Eurozona e dello 0,1% in UE. Si tratta del primo calo a partire dal 2013.
Eurozona, confermato crollo PIL 1° trimestre
Occupazione in calo per la prima volta dal 2013
09 giugno 2020 - 11.48