(Teleborsa) - L'Euro torna ad apprezzarsi nei confronti del biglietto verde, con il quale scambia attorno a 1,2111 USD (+0,3%), dopo aver corretto bruscamente dai massimi raggiunti in concomitanza con l'Epifania a 1,233 dollari. Un braccio di ferro sul mercato del Forex in attesa di capire le strategie della UE rispetto al mercato valutario e le scelte del nuovo Presidente USA Joe Biden. Occhi puntati anche sulla BCE, che questa settimana riunisce il Board di politica monetaria.

Torna la politica del dollaro forte

In linea di massima, secondo gli esperti, Biden dovrebbe riaffermare una politica dei cambi di tipo "tradizionale" e così farà oggi nell'audizione alla Commissione Finanze del senato USA la neoeletta Segretaria al Tesoro Janet Yellen, ex Presidente della Fed, scelta dalla nuova amministrazione per guidare uno dei Dipartimenti economici chiave per l'attuazione della strategia di politica economica. Una politica die cambi "tradizionale" significherà ribadire il ruolo del dollaro come valuta forte a livello globale, escludendo "svalutazioni competitive", una politica propugnata dal predecessore Donald Trump.

Ma la UE ha altri piani...

Dal canto suo, secondo quanto anticipato da Bloomberg, l'UE starebbe preparando un piano per rafforzare il ruolo internazionale dell'euro, che consenta di limitare il ruolo dominante del dollaro e mettere al riparo l'Area della moneta unica da possibili shock finanziari ed il sistema economico e finanziario europeo dall'impatto di nuove possibili sanzioni USA. Il piano dovrebbe indicare come l'UE può rafforzare la sua resilienza, completando l'unione bancaria e finanziaria e puntando sulla finanza green e sostenibile. Un ruolo chiave lo avrà anche il piano Next Generatioin EU, che mette sul piatto 750 miliardi per rafforzare la crescita e completare le riforme.

Focus su Francoforte

Frattanto, si guarda con un certo interesse alla riunione della BCE, che non dovrebbe annunciare particolari novità nella riunione di giovedì, dopo aver rimpinguato il piano PEPP a dicembre con 500 miliardi in più. Più interesse desterà la questione dei cambi, che il direttivo ha più volte messo in stand-by.