(Teleborsa) - Il tema delle pari opportunità esercita un certo interesse: quasi 29mila cittadini hanno partecipato alla consultazione pubblica promossa dal CNEL e da Edic "Europa Insieme" della Commissione europea. Un campione giovane visto che il 67% dei partecipanti è under 30.

L’iniziativa, che punta ad "acquisire il parere dei cittadini su un tema di interesse generale”, è stata lanciata a fine novembre 2020 ed è stata supportata non solo da tutte le parti sociali rappresentate al CNEL, ma anche da associazioni impegnate sui temi delle pari opportunità e delle disuguaglianze di genere, conseguendo un risultato mai ottenuto prima in Italia in termini di partecipazione a una consultazione pubblica.

In Italia la condizione della donna nel mondo del lavoro è penalizzata dalla difficile conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che spinge in basso la quota dell’occupazione femminile - 49,7% in Italia rispetto al 60,4% della media europea - ed induce il 27% delle donne madri ad abbandonare la propria occupazione alla nascita del figlio. Un dato salito al 38% con la pandemia (addirittura il 43% se con figli fino a 5 anni). Esiste ancora un elevato divario di genere in termini di lavoro non retribuito (nel quale le donne spendono in media 4 ore e 15 minuti al giorno, contro 2 ore e 16 minuti degli uomini).

"Sin dalla sua istituzione il CNEL ha dedicato grande attenzione alla questione femminile e ha contribuito, spesso in maniera determinante, all’elaborazione dei principali provvedimenti normativi degli ultimi 50 anni sui temi della parità di genere", ha ricordato la vicepresidente del CNEL Gianna Fracassi , aggiungendo che occorre "intervenire con urgenza con politiche di sostegno all’occupazione femminile e alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro delle donne".