(Teleborsa) - Mentre proseguono gli sforzi del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) per trovare una soluzione che gli consenta di uscire dal capitale della Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS), i sindacati si dicono preoccupati per una soluzione spezzatino e per la mancata visibilità sul dossier. Oggi c'è infatti stato un presidio unitario dei sindacati bancari davanti alla sede del MEF a Roma "per chiedere l'apertura di un tavolo di confronto sul futuro della Banca".

"Servono garanzie per i 21.000 lavoratori del Monte: la salvaguardia dei livelli occupazionali e delle professionalità presenti nel Gruppo - ha detto Carlo Magni, Segretario Responsabile UILCA Gruppo e Banca Monte dei Paschi di Siena - Chiediamo al MEF, soprattutto, il mantenimento dell'integrità societaria e organizzativa del Gruppo. La Banca ha una storia importante, può e deve avere un futuro".

Negli ultimi giorni sono comunque arrivate notizie positive per la banca senese. Mercoledì scorso è stato annunciato l'accordo preliminare per mettere fine alla vertenza stragiudiziale da 3,8 miliardi di euro con la Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Venerdì, l'istituto ha perfezionato due operazioni di cartolarizzazione sintetica riguardanti portafogli di crediti erogati.