(Teleborsa) - "Dobbiamo iniziare ad abbattere i muri e a creare campioni prima nazionali e poi europei, per competere alla pari con i colossi internazionali. Serve un'ottica da imprenditori più che da finanzieri. I dividendi oggi spesso sono a scapito della crescita dimensionale delle aziende". Lo ha detto Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica e presidente del colosso italo-francese EssiLux, in un colloquio con Corriere della Sera. Da questa considerazione non può sentirsi escluso neanche il settore bancario e assicurativo: "Il mondo della finanza nazionale purtroppo è quello più fragile e in ritardo, protetto fino ad ora da regolamenti e relazioni forti che non potranno più garantirne la sopravvivenza".

Di fronte all'avanzare dell'innovazione digitale, Del Vecchio avverte: "Per questo e per molte altre ragioni lo slogan "piccolo è bello" non è solamente falso, ma diffonde una tranquillità illusoria che frena ogni urgenza di cambiamento". Secondo l'imprenditore italiano "è tempo di prendere i nostri rischi nella certezza che, in mancanza di questa evoluzione, saremo destinati ad estinguerci".

In questa necessità di accelerare il cambiamento, Del Vecchio segnala un senso di urgenza: "Oggi abbiamo un'opportunità unica e irripetibile di trasformare questo Paese". E ancora: "Il tempo a disposizione non sarà molto e una prossima occasione forse arriverà troppo tardi". Quello che lui definisce il vero e proprio "senso di urgenza" per il Paese - dice l'86enne - viene più dall'evoluzione delle tecnologie e dalla velocità della globalizzazione che non dalla mia età".