(Teleborsa) - Si configura come reato per i genitori portare i bambini a scuola senza che abbiano fatto i vaccini obbligatori. Penalmente rilevante il mancato rispetto del provvedimento che impone, in assenza di certificazione, la sospensione dalla frequenza scolastica, non il non aver vaccinato il minore. Con la sentenza 2885 Cassazione ha accolto il ricorso del Pubblico ministero contro il proscioglimento, pronunciato dal Gip, perché il fatto non è previsto dalla legge come reato.



Decisione che - precisa la Suprema corte, è il risultato di una “svista”, come si legge su Il Sole24Ore. Il Gip ha, precisato che il mancato rispetto del cosiddetto decreto Lorenzin (Dl 73/2017), relativo all’obbligatorietà di alcuni vaccini, è un illecito amministrativo e non penale.

Cambiano le cose, invece, solo in caso di urgenza, e in occasione di epidemie in atto quando, in base al Dlgs 112/1998 (articolo 117) è legittimo emettere provvedimenti necessari e urgenti "di esecuzione coattiva dell’obbligo vaccinale".