(Teleborsa) - BNP Paribas ha registrato un margine di intermediazione pari a 13.218 milioni di euro nel primo trimestre del 2022, in crescita dell'11,7% rispetto al primo trimestre 2021. Spicca la performance positiva della divisione Corporate & Institutional Banking (CIB), +28,1% a perimetro e tassi di cambio storici e +23,6% a perimetro e tassi di cambio costanti, con la conferma delle acquisizioni di quote di mercato e l'accelerazione impressa dai rafforzamenti strategici nel 2021 e 2022, in particolare nelle attività Azioni e Securities Services. I costi operativi, pari a 9.653 milioni di euro, sono in crescita del 12,3%. Il costo del rischio, pari a 456 milioni di euro, diminuisce del 49,1% e si attesta a 20 punti base in rapporto agli impieghi a clientela.

L'utile netto di gruppo è stato pari a 2.108 milioni di euro nel primo trimestre 2022, in aumento del 19,2% rispetto al primo trimestre 2021 (1.768 milioni di euro). Al netto degli elementi straordinari e delle tasse soggette alla norma IFRIC 21, si attesta a 3.785 milioni di euro, in crescita del 34%. Al 31 marzo 2022, il Common Equity Tier 1 ammonta al 12,4%.

Le performance di CIB

All'interno della divisione Corporate & Institutional Banking (CIB), si registra una performance positiva di Corporate Banking (+2% rispetto a una base di raffronto elevata nel primo trimestre 2021), un notevole balzo di Global Markets (+52,8% rispetto al primo trimestre 2021) e un netto aumento di Securities Services (+5,5% rispetto al primo trimestre 2021).

"L'attività nei mercati del reddito fisso, dei cambi e delle materie prime è stata molto vivace, con un'elevata domanda dei clienti, in particolare per soddisfare i bisogni di riallocazione e copertura - sottolinea il gruppo francese - La linea di business ha anche registrato un buon livello di attività in prime services e cash equities con una dinamica positiva nei derivati, in particolare nei prodotti strutturati all’inizio del trimestre". CIB registra un utile ante imposte di 1.353 milioni di euro, in aumento del 98,1% rispetto al primo trimestre 2021.

Le performance di BNL

Gli impieghi della controllata italiana BNL sono in crescita del 2,1% rispetto al primo trimestre 2021 e del 4,4% sul perimetro al netto dei crediti deteriorati. I depositi aumentano dell'8,5%, con un incremento in tutti i segmenti di clientela. La raccolta indiretta aumenta del 3,9% grazie al buon incremento registrato soprattutto nell'assicurazione vita (+6,6% rispetto al 31 marzo 2021). La raccolta netta del Private Banking risulta in crescita (0,9 miliardi di euro).

Il margine di intermediazione è in calo del 3,1%, mentre il margine di interesse è in calo del 4,3%. Il costo del rischio si attesta a 128 milioni di euro, con un incremento di 18 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021. Dopo l'attribuzione di un terzo dei risultati del Private Banking Italia alla linea di business Wealth Management (divisione Investment & Protection Services), BNL genera un utile ante imposte pari a 65 milioni di euro, in calo del 33,8% rispetto al primo trimestre 2021.