(Teleborsa) - "La possibilità di fiscalizzare l'aumento del costo dell'energia trova dei limiti nel nostro bilancio pubblico con il debito molto elevato e i tassi d'interesse tendenzialmente crescenti". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco, nel corso del Forum Ambrosetti a Cernobbio, confermando che il governo interverrà con un decreto la prossima settimana ma che "inseguire" l'aumento dei prezzi non basta più. "Il punto importante è ridurre il prezzo", ha aggiunto facendo riferimento al "dibattito sul ruolo del Ttf" in corso in Europa.
Il titolare del Tesoro ha tirato una linea facendo il punto sull'azione di Governo sottolineando che sul tema dei rincari di gas ed elettricità il Governo è intervenuto con "sei decreti" con uno stanziamento complessivo di "52 miliardi di euro, restituendo al sistema economico le entrate che provenivano dalla ripresa produttiva e dall’inflazione". Ma alla fine di quest'anno il conto per il Paese, in termini di importazioni nette di energia, potrebbe arrivare a quota 100 miliardi di euro, circa 60 miliardi in più rispetto allo scorso anno di ricchezza nazionale, tre punti di Pil, andata verso i Paesi produttori.
"Quest'anno abbiamo cercato di accelerare mirando a ottenere l'indipendenza dal gas russo entro il 2024, ma in realtà stiamo correndo per fare se possibile anche prima", ha aggiunto Franco.
Sul PIL: dopo un aumento del 6,6% nel 2021, "il Paese continua ad essere avviato verso un percorso di crescita", nonostante le "prospettive di rallentamento dell’economia mondiale" a causa del "continuo incremento dei prezzi del gas e dell’energia in generale e un progressivo aumento dei tassi d'interesse".
Grazie però a una "robustezza del sistema produttivo", "il secondo trimestre è cresciuto dell'1,1%", incremento che assieme alla buona performance dei primi tre mesi dell'anno "porta la crescita acquisita per quest’anno al 3,5%". A fare da traino, "l'export aumentato di oltre il 6% nel primo semestre".
Sul PNRR: "I costi di produzione delle opere stano salendo e dovremo trovare modalità di finanziamento per poter costruire tutte le opere previste”, sottolineando che "completare la costruzione del Pnrr è fondamentale". "Credo - ha aggiunto - che non sia pensabile riscriverlo, perché sarebbe un modo per bloccarne la realizzazione".