(Teleborsa) - Il 2022 si conferma un anno difficile per Piazza Affari in linea con gli altri mercati mondiali, per effetto della guerra in Ucraina, dell'impennata inflazionistica e dell'avvio di politiche monetarie sempre più restrittive. Un contesto molto volatile ha anche convinto molte aziende a dire addio alla borsa ed altre a quotarsi su mercati più competitivi. La capitalizzazione complessiva della borsa è dunque tornata a scendere a 626,2 miliardi di euro, pari al 33,9% del PIL e con un calo del 18% rispetto ai 769 miliardi di fine 2021.

Guardando alla performance degli indici si registra un calo per l'indice FTSE MIB del 12% a 27.347 punti al 30 dicembre, che segue il balzo del 23% registrato nel 2021 ed il -5,2% accusato l'anno della pandemia. Parallelamente l'indice FTSE All Share ha ceduto al 30 dicembre il 12,9% a 29.942 punti. Una performance in linea con quella delle altre piazze europee - l'Eurostoxx 50 perde oltre l'11% ed il Dax di Francoforte poco più del 12% - che chiudono l'annata peggiore dal 2018.

E' andata anche peggio per lo STAR, la vetrina delle società con specifici requisiti economico-finanziari, che chiude con un ribasso del 27,7%, e per il FTSE Italia Growth, che ha sostituito l'AIM Italia, che termina in calo del 19,3%.

Se si guardai ai singoli titoli del Listino, sul podio D'Amico (+295,8%), Fope (+ 139,7%) e Gismondi 1754 (+ 118,6%),. Fra i peggiori Ki Group, Illa e The Lifestyle Group con perdite superiori al 90%. Fra i titoli del FTSE MIB la migliore è Tenaris (+79%) e la peggiore Saipem (-75,73%).

Nel corso dell'anno, gli scambi a Milano sono risultati sostanzialmente stabili, con una media giornaliera di oltre 303.000 contratti ed un controvalore giornaliero di di 2,2 miliardi di euro, mentre complessivamente sono stati scambiati oltre 76 milioni di contratti e un controvalore di 562 miliardi. Il picco massimo raggiunto dal controvalore è stato il 24 febbraio (5,3 miliardi) in concomitanza con l'invasione russa in Ucraina, mentre il massimo in termini di contratti si è registrato il 7 marzo (854.001).

Intesa Sanpaolo è l'azione più scambiata per controvalore (62 miliardi), mentre Unicreditla sorpassa in termini di contratti (otre 5,5 milioni).

Piazza Affari conferma anche la leadership europea per contratti scambiati sul MOT, il mercato dei titoli di Stato e delle obbligazioni, sul quale sono complessivamente quotati 1418 strumenti (160 Titoli di Stato, 45 Obbligazioni e 1213 Eurobonds e ABS). La media giornaliera dei contratti è 18.832 contratti per circa 642 milioni di euro.

Discorso a parte meritano le IPO che hanno registrato un rallentamento nel 2022: sono state 29, di cui solo 3 sul mercato principale Euronext Milan (Civitanavi, Generalfinance, De Nora) e 26 sul mercato delle PMI, Euronext Growth Milan (ex AIM Italia). Nel 2021 le IPO avevano ragigunto un record di 49. Il totale della raccolta nel 2022 è stato pari a 1,45 miliardi