Sin dalla prima allerta meteo la Società ha provveduto a organizzarsi in una task force pronta ad intervenire: un dispiegamento di oltre 600 uomini a supporto del presidio bolognese, maestranze provenienti dalle Direzioni di Tronco di Bologna, Milano, Firenze e Pescara di ASPI, della società controllata Amplia, nonché degli appaltatori e circa 160 mezzi impiegati nelle attività di ripristino eseguite in orario notturno (tra cui 120 camion, 5 escavatori, 3 impianti di conglomerato bituminoso disponibili h24, 2 autobotti e 2 camion gru).
L’ondata di maltempo che ha colpito il territorio a partire dal 16 maggio, ha comportato una serie di eventi che hanno interessato complessivamente 200 chilometri della rete gestita da Autostrade per l’Italia: sono 11 i fiumi esondati (Foglia, Gaiana, Bevano, Savio, Senio, Lamone, Ronco, Sillaro, Santerno, Montone, Savena) che hanno interferito con la A14, provocando allagamenti e danni ingenti. Nonostante questo, la rete Aspi ha potuto garantire, anche nei momenti più critici, il passaggio dei mezzi di soccorso, contando nei tre giorni di massima emergenza meteo, oltre 600mila transiti nel tratto di A14 tra Bologna e Ancona.
Inoltre, sono stati 70 i soccorsi meccanici effettuati per il recupero di veicoli leggeri/pesanti nella zona tra Imola e Cesena nelle giornate di mercoledì 17 e giovedì 18. Il Gruppo Aspi resta inoltre a disposizione del territorio per gli interventi a supporto delle comunità.