(Teleborsa) - Nel primo semestre del 2023 Franchi Umberto Marmi (FUM) ha realizzato un Totale ricavi e altri proventi pari a 37,8 milioni di Euro rispetto ai 41,8 milioni di Euro registrati nello stesso periodo del 2022 (-9,6%).

Al 30 giugno 2023 l’Adjusted EBITDA è pari a 13,7 milioni di Euro rispetto ai 16,8 milioni di Euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente (-18,5%). La diminuzione - spiega la società nella nota dei conti - è legata sostanzialmente alla contrazione dei ricavi. L’EBITDA è pari a 13,2 milioni di Euro rispetto a 16,5 milioni di Euro nello stesso periodo del 2022 (-20,0%), l’ EBITDA Margin è pari al 35,0% rispetto al 39,5% del primo semestre 2022.

Il Risultato operativo è pari a 10,0 milioni di Euro rispetto ai 13,5 milioni di Euro dello stesso periodo dell’anno precedente (-26,0%), mentre l’Utile del periodo è pari a 8,1 milioni di Euro (-12,6%) rispetto ai 9,3 milioni di Euro dello stesso periodo dell’anno precedente.
L’Indebitamento Finanziario Netto al 30 giugno 2023 è pari complessivamente a 23,6 milioni di Euro a fronte di 13,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2022. L’incremento registrato nel corso del primo semestre 2023 è attribuibile al pagamento, avvenuto nel corso del mese di giugno, dei dividendi e delle imposte.

Outlook
Quanto alla evoluzione prevedibile della gestione, il primo semestre 2023 "ha confermato comunque il trend positivo di crescita sin dal 2021 in un contesto di ripresa della domanda globale di pietre naturali con particolare riferimento alle qualità distintive dei marmi di fascia alta Calacatta e Statuario" - sottolinea la società - . Fra gli aspetti più positivi e confortanti anche per il futuro "segnaliamo la ripresa a pieno ritmo delle visite presso gli showroom della Società da parte degli emissari commerciali dei clienti. Inoltre, i segnali che arrivano dai mercati esteri sono confortanti soprattutto dopo il positivo andamento della fiera Cinese che unito alla possibilità che
la fiera Marmomac di Verona (programmata a fine settembre) che rappresenta l’appuntamento fieristico più importante per il settore lapideo in Italia - possa tornare ad un’affluenza in linea con il 2019 potrebbe rappresentare un importante acceleratore di vendite per l’ultimo trimestre dell’anno".