(Teleborsa) - "Se la stima preliminare relativa al terzo trimestre dovesse essere confermata, l'obiettivo di crescita per l'anno in corso contenuto nel Documento programmatico di Bilancio (0,8%) potrebbe essere soggetto ad una - sia pure contenuta - correzione al ribasso. Allo stato, risulta trascurabile l'impatto sulla crescita del 2024". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in audizione sulla manovra alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.



"I dati più recenti ci dicono che il sistema economico italiano, nonostante tutte le difficoltà, è riuscito a reggere l'impatto concomitante delle diverse criticità che caratterizzano il contesto internazionale", ha proseguito Giorgetti richiamando alla "complessiva resilienza dell'economia nel trimestre estivo ha evitato la seconda flessione consecutiva del Pil, scongiurando così una recessione tecnica".

Giorgetti ha ribadito che la manovra è stato predisposta "in un frangente estremamente complicato, nel quale l'incertezza legata ai recenti avvenimenti in Medio Oriente si aggiunge alle difficoltà che già da tempo caratterizzano il contesto economico e geopolitico. Il confronto all'interno dell'esecutivo ha dovuto individuare una sintesi tra le diverse istanze e i vincoli, interni ed esterni, di bilancio. È stato un lavoro niente affatto facile, ma ritengo che sia stato fatto il meglio possibile".

Capitolo Sanità - La riduzione delle liste d'attesa "è una priorità del governo, che ritiene assolutamente necessario garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini" ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti illustrando gli interventi sulla salute in audizione sulla manovra. "Si incrementa il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard, di competenza dello Stato, per un importo di 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi annui a decorrere dal 2026": quindi "le risorse a disposizione del servizio sanitario continueranno a crescere nel tempo, con un finanziamento di 134 miliardi nel 2024, 135,4 miliardi nel 2025 e 135,7 miliardi nel 2026", ha detto. "Accanto a questo, si interviene per cercare di risolvere il problema dell'allungamento dei tempi e delle liste d'attesa", che "affligge da molti anni il nostro sistema ed è sensibilmente peggiorato" durante il Covid, determinando "un arretrato di prestazioni senza precedenti"

Sullo sciopero -."I sindacati hanno la totale legittimità a scioperare, però dire che questo sia un governo che non ha a cura gli interessi dei lavoratori dipendenti, questa critica proprio no: l'unica parte espansiva della manovra è proprio questa", ha spiegato il Ministro. "Se si sommano 11 miliardi della decontribuzione confermata, 4,6 miliardi di sconto Irpef, 5 per rinnovo dei contratti della pa,1,6 miliardi per i fringe: si arriva a una cifra che è i due terzi dell'intera manovra, diretta a famiglie con redditi medio bassi e lavoratori dipendenti".