(Teleborsa) -
Dalla maggior efficienza operativa (43%) all’ottenimento di un vantaggio sui competitor (42%), fino alla realizzazione di report più accurati (27%): ecco le principali motivazioni che spingono aziende e professionisti del settore finanziario ad affidarsi alla tecnologia del momento. E in Italia? Secondo l’indagine condotta dalla tech company QuestIT su scala nazionale, la finanza è il secondo settore, dietro alla PA, in cui l’AI risulta maggiormente utilizzata, in particolar modo al Nord (79%), seguita dalle regioni del Centro (14%) e del Sud (7%). "Algoritmi, avatar e piattaforme non solo velocizzano l’operatività, ma accrescono anche il business delle singole financial organization", afferma Francesco Elmi, Chief Marketing Officer di QuestIT.
In Italia si registra un maggior utilizzo dell’AI nel settore finanza, al Nord rispetto al Centro e al Sud. Perché c’è questa differenza tra le varie regioni? Secondo lo studio interno che abbiamo effettuato su PA e finanza, spiega Francesco Elmi, il Nord ha compreso sin da subito le potenzialità dell’AI nel settore, ma anche il Centro Italia, come il Nord, sta mostrando un crescente interesse nell’implementazione di soluzioni AI-based nei propri sistemi.




Come azienda AI - spiega il top manager - abbiamo notato il cambiamento di direzione in tutta Italia, avviando diversi progetti da Nord a Sud. Stiamo sviluppando molte iniziative pilota con aziende ed enti del centro per sollecitare ancora di più l’interesse e mostrare attivamente i vantaggi a supporto delle attività interne e quelle rivolte ai clienti. I dati che stiamo raccogliendo ne dimostrano l’efficacia e questo consoliderà la consapevolezza di tali strumenti, aggiunge il top manager.

C’è in futuro il rischio che l’AI possa sostituire i professionisti del settore finanziario oppure sarà sempre utilizzata esclusivamente per affiancarli nelle mansioni quotidiane? L’uomo, la persona è sempre e sarà sempre più centrale in questi processi. Ribadiamo, infatti, afferma Elmi, un concetto essenziale: l’AI non sostituisce, l’AI è un supporto essenziale per l’operatività di persone che sono e saranno fondamentali nel controllo e nella gestione di questi strumenti. La capacità di riuscire a lavorare in sinergia con questi strumenti per effettuare una supervisione attenta dell’operato dell’AI sarà una capacità sempre più richiesta nel futuro, nelle banche come in qualsiasi altro settore.

Gli strumenti intelligenti diventeranno essenziali nello svolgere le mansioni in modo veloce e reattivo, ai professionisti spetterà monitorare, modificare, supervisionare ciò che è stato fatto per rendere il lavoro davvero efficiente e utile secondo gli obiettivi aziendali. I dati rappresentano il nuovo petrolio e richiedono una gestione accurata, aggiunge ancora il Chief Marketing Officer di QuestIT. L’intelligenza artificiale diventa il principale alleato di ogni professionista. Come tutte le novità vi è necessità di tempo per comprendere e capire come utilizzarla al meglio.