(Teleborsa) - Le vicende delle OPS lanciate tra banche italiane "sono intrecciate, ma diverse. Si combinano e si confondono tra loro logiche industriali e di mercato, con ego personali di imprenditori e manager. Non si vedono autorevoli e indipendenti voci istituzionali capaci di fare da arbitri. Non si vedono neanche, rispettati cavalieri bianchi". Lo ha detto a Repubblica Fabrizio Palenzona, presidente di Prelios e a lungo nei CdA di UniCredit e Mediobanca.

"Tuttavia l'interesse del Paese richiede che termini questa infinita battaglia evitando destabilizzazione, in un momento così delicato - ha aggiunto - Non ho soluzioni miracolose, ma pensando all'esperienza che ho vissuto e sofferto più di venti anni fa, provo a dare un suggerimento.

Su Generali, Palenzona suggerisce ad Alberto Nagel, CEO di Mediobanca, di chiedere "di votare l'unica lista completa presentata in assemblea e deliberando altresì, Mediobanca, di vendere una parte consistente della partecipazione in Generali, chiedendo nel contempo a tutti di abbassare la tensione".

Secondo Palenzona, "si potrebbe individuare e far spazio a un partner industriale che possa aprire una fase di stabilizzazione della compagnia e compattare intorno a questo l'azionariato storico, superando, nessuno escluso, quell'ego e quei personalismi che caratterizzano la situazione attuale. È un sogno? Se qualcuno ha idee migliori si faccia avanti".