"Da un lato abbiamo una platea di investitori che sempre più stanno riconoscendo quella che è la tecnologia e i clienti importanti - ne abbiamo anche di nuovi e di sempre più grandi - ed è un qualcosa che viene riconosciuto molto sia dagli investitori che comunque da tutti gli stakeholder - ha aggiunto - D'altra parte l'aumento di capitale sarà l'ultima aggiunta che ci porterà nei prossimi mesi ad avere una piattaforma - abbiamo la piattaforma software Vanessa assolutamente totalmente di proprietà - che a seconda di come evolvono anche altri software legati a SAP o ad altri grandi gruppi ci consente di avere una soluzione innovativa per far sì di non rimanere mai indietro e essere sempre quelli che cavalcano l'onda dell'innovazione sulla supply chain".
"Noi lavoriamo con una persona che si chiama CPO, il chief procurement officer, quindi abbiamo un punto di ingresso molto chiaro all'interno della società - ha raccontato Grosso - Gli ultimi clienti sono stati Coca-Cola a livello mondo, Barilla, Subsea7 - la società del nord Europa che si sta fondendo con Saipem, abbiamo adesso preso Michelin e devo dire abbiamo chiuso con il cliente più grande di sempre, TotalEnergies, quindi ancora una volta nel settore dell'energia dove già avevamo Enel, A2A, società in Spagna e in Portogallo dell'Energia. Per cui una volta che la piattaforma impara e si specializza sul settore, il settore Energia è un po' quello che ci vede protagonisti sulla supply chain".
"La piattaforma è diventata un po' il luogo dove abbiamo aggregato tutte quelle che erano competenze più nel passato consulenziali. La piattaforma Vanessa è poi stata messa nel cloud - ha detto l'Investor Relations Manager - Ci ha semplificato la vita e non è più necessario fare tante cose manuali: immaginate questo in tutto il mondo, su tutti i nostri clienti e su tutte le nostre applicazioni".
"Noi abbiamo oggi i grandi nostri partner, che sono KPMG, Accenture e Capgemini tra i vari, e oggi il miglioramento della piattaforma consentirà loro in maniera sempre più semplice e in maniera sempre più diretta di poter lavorare con i nostri software, quindi è quasi un B2B2B: non siamo noi che necessariamente dobbiamo usare le nostre ore uomo sui progetti ma possiamo delegare dal punto di vista strategico a questi grandi diciamo partner, che ci aiutano e ci possono supportare nella distribuzione dei nostri prodotti ma anche proprio nella chiusura strategica del mandato con i grandi clienti, specialmente fuori dall'Italia - ha concluso - Noi oggi abbiamo il 90% del business fuori dall'Italia. Poter lavorare con i grandi, aiutati dai grandi, è qualcosa che si sposa bene con quelli che sono i nostri prodotti".
(Foto: Giovanni Ricciardi)