Ne parla l'economista Andrea Ferretti nell'ultima Ecopillola.
1 - La situazione nell'Eurozona
Secondo i dati provvisori elaborati da Eurostat, il PIL dell'Eurozona nel terzo trimestre di quest'anno è cresciuto solamente di uno 0,2%, ancorché in lieve miglioramento rispetto al dato del precedente trimestre. Più in particolare, questo risultato piuttosto modesto appare imputabile innanzitutto a una crescita zero in Germania, Paese che ha ormai inanellato 14 trimestri consecutivi di crescita asfittica o addirittura negativa. Qui, verosimilmente, appare ottimistico attendersi una forte ripresa entro l'anno, anche in considerazione della particolare vulnerabilità dell'industria tedesca alle tensioni nell'approvvigionamento di chip di produzione cinese. Tensioni che anche di recente hanno quasi determinato il blocco delle linee produttive di Volkswagen e Audi.
2 - La situazione in Italia.
Per quanto riguarda il nostro Paese, i dati provvisori elaborati dall'Istat evidenziano nel terzo trimestre di quest'anno una crescita sostanzialmente ferma, anche dovuta a un certo rallentamento dei nostri consumi interni. Infatti, questi, da una parte appaiono zavorrati da un'incertezza generalizzata che aumenta la propensione al risparmio rispetto ai consumi. Dall'altra, però, il rallentamento dei consumi appare anche connesso all'andamento dei prezzi dei beni alimentari che costituiscono il 17% della spesa degli italiani e che secondo l'Istat negli 4 anni sono cresciuti di ben il 25%. Per fortuna, di segno opposto l'andamento dell'export del nostro made in Italy che, nonostante i dazi trumpiani, ha evidenziato, a settembre, una crescita di oltre il 10% rispetto all'anno precedente, determinando così un surplus nella nostra bilancia commerciale di circa 2.850 miliardi.
3 - Manovra e crescita
Dunque, per quanto riguarda l'Italia, dati di crescita contenuti, ma vicini alla media dell'Eurozona, che porteranno verosimilmente ad un incremento del nostro PIL, a fine 2025, di uno 0,5%, come peraltro atteso. Ora, a fronte di questo scenario, alcune parti considerano la Manovra attualmente in discussione come del tutto incapace di stimolare la crescita e, in effetti, non ci troviamo di fronte ad una Manovra booster ideata per dare una brusca accelerazione alla nostra economia, anche perché banalmente non abbiamo le risorse per farlo. Ci troviamo piuttosto davanti a una Manovra che ha lo scopo, dichiarato, di consolidare i nostri conti pubblici, di farci rientrare anzitempo dalla procedura di infrazione sul deficit, di rispettare i nostri impegni a livello europeo, di rafforzare il circolo virtuoso della fiducia nel nostro paese. In altre parole, è una Manovra che, piuttosto che guardare ad una crescita immediata, ma magari effimera, punta a creare tutti i presupposti per consentire all'Italia di agganciare una ripresa strutturale a livello europeo quando questa si manifesterà.
Cosa che in passato spesso non è accaduta proprio a causa della dei nostri conti pubblici fuori controllo.