(Teleborsa) - Prosegue il Roadshow itinerante di SACE, l’Export Credit Agency italiana interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Dopo Milano, Venezia e Napoli, "Energie per il futuro dell’export" approda a Bari il 20 novembre, quarta tappa di un percorso dedicato all’ascolto e al confronto diretto con le imprese italiane.
Un viaggio di oltre 1.300 chilometri con cui SACE sta attraversando la Penisola da Nord a Sud – e che toccherà anche Bologna, Firenze e Roma – attraverso le sedi territoriali di SACE, vere e proprie Case delle Imprese, dove ogni giorno è al fianco delle aziende per sostenerle nei loro percorsi di crescita e apertura ai mercati esteri.
Con questo Roadshow, SACE mira a rafforzare il dialogo con i territori, raccogliendo le voci delle imprese e traducendole in soluzioni concrete a supporto della loro competitività sui mercati globali.
L’obiettivo è ascoltare per agire: costruire, insieme al tessuto produttivo, un modello di sostegno sempre più vicino alle esigenze delle imprese, capace di valorizzare il potenziale del Made in Italy e di supportare le principali filiere, distretti e settori strategici del Paese.
Michele Pignotti, Amministratore Delegato di SACE, ha dichiarato: "Essere presenti nei territori, incontrare le imprese e comprendere da vicino le loro priorità è parte integrante del nostro mandato istituzionale. Solo attraverso un confronto continuo e diretto possiamo migliorare gli strumenti a supporto della crescita, dell’innovazione e della competitività del Made in Italy. Il Roadshow nasce proprio con questo obiettivo: cogliere le energie delle imprese e trasformarle in programmi e interventi concreti per sostenerne lo sviluppo sostenibile e l’apertura ai mercati esteri".
Guglielmo Picchi, Presidente di SACE, ha dichiarato: "Puglia e Basilicata rappresentano territori dinamici, ricchi di filiere solide e capaci di competere nel mondo. In ogni tappa del Roadshow ritroviamo la forza delle imprese italiane, radicate nelle loro specificità ma con uno sguardo internazionale. Il nostro impegno è continuare a valorizzare queste eccellenze e mettere a disposizione strumenti concreti per accompagnare le aziende nei loro percorsi di crescita e diversificazione sui mercati esteri".
La tappa barese si è svolta presso la Casa delle Imprese SACE e ha visto la partecipazione di imprese rappresentative delle principali filiere economiche di Puglia e Basilicata: agroalimentare, meccanica, aerospazio, energia, chimica, trasporti e componentistica.
Durante l’evento, le imprese hanno condiviso le loro esperienze di crescita internazionale e di innovazione nei mercati globali, confermando il ruolo sempre più strategico del Mezzogiorno nella competitività dell’export italiano.
SACE è presente stabilmente sul territorio da quindici anni con la sua sede di Bari, punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno insieme agli uffici di Napoli e Palermo.
In Puglia e Basilicata SACE affianca circa 1500 imprese, supportate con un’ampia gamma di strumenti che includono garanzie finanziarie, protezione del credito, coperture per investimenti, programmi di formazione e iniziative di business matching. Solo tra il 2024 e i primi mesi del 2025, SACE ha sostenuto export e investimenti nelle due regioni per un valore complessivo di 2 miliardi di euro.
La dinamica dell’export pugliese e lucano riflette quella di gran parte del Mezzogiorno, con una forte concentrazione delle vendite verso mercati maturi e avanzati come Germania, Stati Uniti, Francia e Spagna, che assorbono la quota dominante dei flussi commerciali delle due regioni. Una concentrazione che rende ancora più strategico ampliare la presenza sui mercati emergenti per garantire alle esportazioni regionali maggiore resilienza e un percorso di crescita più stabile nel tempo.
Tre sono infatti le direttrici su cui SACE sostiene le filiere esportatrici italiane. La prima riguarda il rafforzamento della competitività, aiutando le imprese a trasformare la qualità riconosciuta del Made in Italy in una presenza commerciale più solida e strutturata sui mercati esteri. La seconda è l’investimento in innovazione, sostenibilità e digitalizzazione, leve indispensabili per aumentare la produttività e affrontare le sfide globali. La terza è la diversificazione, che significa ampliare la presenza in nuove aree geografiche ad alto potenziale e ridurre la dipendenza da pochi mercati di riferimento, facendo leva sul supporto assicurativo-finanziario e sulla conoscenza internazionale che SACE mette a disposizione delle imprese.
La Puglia, terza regione del Mezzogiorno per valore esportato con quasi 10 miliardi di euro di vendite all’estero nel 2024, conferma il peso trainante delle sue filiere chiave: alimentari e bevande, prodotti agricoli e farmaceutica. Inoltre, si osservano segnali significativi anche da mercati meno tradizionali. Nel primo semestre del 2025, ad esempio, si sono registrati aumenti importanti verso Paesi come Polonia (+11,4%), Repubblica Ceca (+36,4%), Slovenia (+37%) e Serbia (+38,8%), oltre che verso l’Arabia Saudita (+6,1%), dove sono risultate in rialzo le esportazioni di meccanica strumentale e alimentari e bevande.
Anche la Basilicata mostra una dinamica simile. Pur registrando una contrazione nel 2024 legata principalmente al settore dei mezzi di trasporto, nel primo semestre del 2025 emergono segnali incoraggianti da mercati meno presidiati. Le vendite verso Stati Uniti (+146,1%), Turchia (+352,8%) e Regno Unito (+25,8%) hanno evidenziato una crescita molto sostenuta, trainata soprattutto dai comparti della meccanica, dei mezzi di trasporto, dei prodotti in metallo e della gomma-plastica. Si tratta di mercati che, insieme, pesano oltre un quinto dell’export lucano e che offrono prospettive di diversificazione sempre più interessanti.
Allargando lo sguardo al Mezzogiorno, la dinamica è simile, con un export prevalentemente concentrato nei mercati maturi e avanzati e ampi margini di diversificazione per i settori che guidano l’export meridionale, tra cui alimentari e bevande (10 miliardi di euro), farmaceutica (quasi 10 miliardi di euro) e mezzi di trasporto (8,3 miliardi). Da tenere d’occhio anche la meccanica strumentale che ha performato bene nel primo semestre 2025. Al Sud SACE è al fianco di oltre 6.000 imprese, seguite da vicino anche con le sedi di Napoli e Palermo, e nell’ultimo anno ha supportato progetti di export e investimenti per un totale di circa 6 miliardi di euro.
SACE porta energie per il futuro dell’export a Bari, incontrando le imprese di Puglia e Basilicata
20 novembre 2025 - 13.07