(Teleborsa) - Prende ufficialmente il via “Crime Caffè: Oltre il buio”, il progetto ideato da Barbara Fabbroni, che affronta il tema della violenza con un approccio nuovo, profondo e multidisciplinare: guidare “dal buio della violenza alla luce della consapevolezza”. Un percorso innovativo che unisce formazione, cultura e arte per generare conoscenza, dialogo e prevenzione, diventando un modello integrato di azione sociale e culturale.
L’iniziativa nasce con l’intento di costruire una grande rete di partecipazione e sensibilizzazione, un “albero ramificato” sotto il quale convergono scuole, università, istituzioni, artisti e professionisti. “Crime Caffè” rappresenta la prima radice di questo ampio progetto, destinato a evolversi in diverse direzioni ma sempre unito da un filo conduttore: educare alla consapevolezza attraverso la narrazione, la formazione e la testimonianza.
Il primo Crime Caffè si è tenuto ad Arezzo lo scorso 14 settembre, registrando un grande entusiasmo da parte del pubblico e dei relatori che hanno preso parte all’incontro. Un esordio intenso e partecipato che ha confermato quanto sia forte e attuale il bisogno di luoghi di ascolto e di dialogo autentico su temi così profondi. L’evento ha rappresentato il punto di partenza di un cammino culturale e umano che mira a costruire ponti di comprensione e consapevolezza, trasformando l’esperienza individuale in una riflessione collettiva.
Sull’onda di questo successo, Fabbroni sta già lavorando alla realizzazione del prossimo Crime Caffè itinerante, che si terrà in una località italiana rappresentativa, scelta come luogo simbolo di rinascita e di impegno civile. L’obiettivo è portare il progetto nelle piazze, nei teatri e negli spazi pubblici del Paese, creando una rete di incontri capaci di connettere persone, territori e idee, per diffondere una cultura della prevenzione e della consapevolezza.
Barbara Fabbroni, giornalista, psicologa e criminologa, è la figura centrale nell’ideazione di Crime Caffè. La sua visione si fonda sulla convinzione che la comunicazione sia il primo strumento di liberazione e trasformazione. Come lei stessa afferma: "La violenza non nasce dal buio, ma dall’assenza di luce. Parlare è il primo atto di libertà".
Crime Caffè nasce proprio da questa consapevolezza: dare voce a chi non l’ha avuta, trasformare il dolore in esperienza, l’esperienza in conoscenza e la conoscenza in cultura condivisa.
Il progetto si configura come una piattaforma culturale in continua evoluzione, pronta ad accogliere nuove collaborazioni e sviluppi, anche attraverso un sito web dedicato, podcast, canali social e un report annuale sull’impatto educativo. È un cammino che parte dal dialogo per generare consapevolezza e che guarda al futuro come a una costruzione collettiva di luce, empatia e rinascita.
Dopo la tappa di Arezzo, il prossimo appuntamento con Crime Caffè è già in fase di definizione e sarà annunciato nelle prossime settimane. Un nuovo incontro, nuove voci e nuovi territori per continuare a illuminare il buio e costruire, insieme, consapevolezza e libertà.
"Crime Caffè: Oltre il buio", prima tappa ad Arezzo per il progetto ideato da Barbara Fabbroni
per combattere la violenza e costruire consapevolezza
04 dicembre 2025 - 12.53