(Teleborsa) - Il Gruppo Biodiesel di ASSITOL esprime forte soddisfazione per la recente pronuncia dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha riconosciuto la discrepanza tra il trattamento fiscale dell’HVO e lo stesso biodiesel. Nel provvedimento, l’AGCM auspica con chiarezza che l’attuale disciplina giuridica sia modificata, rimuovendo così “la disparità tra biocarburanti che perseguono il medesimo obiettivo di decarbonizzazione, in assenza di ragioni oggettive idonee a giustificare tale differenziazione”. L’Autorità Garante, inoltre, ha precisato che tale disparità produce effetti distorsivi sulle condizioni concorrenziali e strategiche del comparto, attribuendo un vantaggio competitivo ai produttori di HVO, a discapito dei produttori di biodiesel.
Il biodiesel (o FAME, Fatty acids Metil Esthers), prodotto in Italia da materie prime vegetali, scarti e residui, oggi è una tecnologia ampiamente consolidata, che, garantendo fino al 90% di risparmio di emissioni di CO2 e un abbattimento significativo degli inquinanti – 60% da particolato e la riduzione quasi totale degli idrocarburi incombusti - rappresenta un’alternativa concreta e affidabile per la decarbonizzazione dei trasporti.
“Il riconoscimento di una sostanziale disparità tra il trattamento fiscale del biodiesel e quello garantito per legge per gli altri biocarburanti liquidi è un passo molto importante – sottolinea Jöern Schneider, Presidente del Gruppo Biodiesel di Assitol – perché conferma che al biodiesel devono essere garantite le stesse regole di gioco di tutti gli altri biocarburanti. La pronuncia dell’AGCM è una rinnovata iniezione di fiducia per il settore e ci incoraggia a proseguire su questa strada, rafforzando il dialogo con istituzioni e consumatori per ribadire a gran voce che il biodiesel c’è”.
ASSITOL si batte da tempo perché a questa fonte energetica vengano assicurate le stesse possibilità degli altri biocarburanti, liquidi e non, e perché siano finalmente eliminati gli ostacoli, soprattutto burocratici, che ne impediscono l’utilizzo in purezza nei motori, reso possibile dal know-how dell’ingegneria Made in Italy. “I nostri produttori – ricorda Schneider – operano da decenni con responsabilità, investendo in processi sostenibili e in tecnologie innovative, che riducono l’impatto ambientale e che oggi potrebbero essere impiegate in purezza nei trasporti pesanti”.
Il biodiesel, quindi, è una risorsa strategica che può fare la differenza e rafforzare l’indipendenza energetica del nostro Paese: chiarezza regolatoria e correttezza del mercato sono condizioni fondamentali, se si vuole sostenere lo sviluppo di tutti i biocarburanti, non soltanto del biodiesel, che possono contribuire al percorso verso la neutralità tecnologica.
“Guardiamo con fiducia alle conseguenze della pronuncia dell’AGCM – conclude Schneider – convinti che il Governo e il Parlamento saranno ancora più veloci ed efficaci nella loro azione correttiva. L’intervento dell’Autorità può davvero aiutare l’intero sistema Paese a costruire un mercato più trasparente e competitivo, a beneficio di tutti gli attori della filiera”.
Energia, Assitol plaude a pronuncia dell’AGCM
“Finalmente riconosciuto il ruolo del biodiesel"
16 dicembre 2025 - 11.24