(Teleborsa) - La richiesta a Cipro da parte dell'Eurogruppo di un prelievo forzoso sui depositi bancari sta creando molto scompiglio, mentre c'è chi paventa soluzioni simili in altri Paesi europei.

Ad innescare la polemica in Italia ci ha pensato un articolo dell'Handelsblatt apparso nei giorni scorsi che, redatto dal capo economista di Commerzbank Jorg Kramer, spiega come per risanare il debito pubblico italiano basterebbe un prelievo forzoso sui depositi bancari tricolore.

"Non se ne parla nemmeno", ha tuonato, il numero uno dell'ABI, Antonio Patuelli, che a margine dell'esecutivo Associazione si è unito alle dichiarazioni di ieri del presidente di Confindustria, Squinzi, che aveva detto che "l'eventuale decisione di un prelievo forzoso sui depositi bancari proposto dalla UE al governo cipriota creerebbe un pericoloso precedente che trasformerebbe l'Europa in matrigna".

A questo proposito si è levato coro di consensi di banchieri italiani. Per il presidente di Monte Paschi di Siena, Alessandro Profumo "c'è libertà di scrittura", ma l'ipotesi di un prelievo forzoso "è una balla".

Il presidente del CdG di UBI , Emilio Zanetti, tranquillizza i correntisti dicendo che la misura "non deve essere applicata ad altri Paesi", tanto più dopo il no di Cipro.