(Teleborsa) - "Spero mi venga restituita la mia credibilità politica", queste le parole pronunciate dall'ex Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, dopo essere stato scagionato dalle accuse di finanziamento illecito in relazione all'acquisto di un appartamento al Colosseo, in parte pagato da altri "a sua insaputa".
Il pm aveva chiesto 3 anni e il pagamento di una multa da due milioni di euro.
A causa di questo scandalo il ministro, nel maggio del 2010, decise di rassegnare le dimissioni.
"Questo processo non doveva neanche cominciare perché era tutto prescritto: la decisione del giudice di assolvermi assume ancora maggior valore", ha dichiarato Scajola.
Prosciolto Diego Anemone, per intervenuta prescrizione del reato nell’ambito dello stesso processo mentre per l'ex ministro Scajola "il fatto non costituisce reato".
Casa al Colosseo, assolto Scajola
27 gennaio 2014 - 15.47