(Teleborsa) - La crisi ha colpito tutti i settori tranne uno: quello del vino, che continua ad essere tra i prodotti leader del Made in Italy.
Sembrerà assurdo ma la parola contrazione è davvero una sconosciuta in questo settore, che nel 2013 ha registrato un incremento del fatturato del 4,8% a 5,6 miliardi di euro, grazie soprattutto alla richiesta dall'estero (+7,7%). A tracciare il quadro, alla vigilia di Vinitaly, è la consueta indagine dell'ufficio Studi di Mediobanca sulle 111 principale aziende italiane, portando a confronto il lieve progresso delle industrie alimentari (+0,3%) e quello negativo della manifattura (-0,3%).

L'Italia si conferma anche nel 2013 come il maggiore produttore di vino al mondo, con ben 44,9 milioni di ettolitri contro i 44,1 mln della Francia, contribuendo per il 17% alla produzione mondiale e per il 30% a quella UE.

Il settore vinicolo risulta essere vincente anche sul fronte occupazionale, registrando lo scorso anno un aumento del numero di addetti del 2,7%, mentre si parla di un tasso di disoccupazione nella Penisola del 13%, sui massimi dal 1977.