(Teleborsa) - Dopo la bufera sulla casa al Colosseo, guai più grandi investono l'ex ministro dell'Interno e delle Attività Produttive Claudio Scajola.
Oggi la Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Reggio Calabria ha arrestato il titolare del dicastero dell'Interno dal 2001 al 2002, ministro per l'Attuazione del Programma di Governo dal 2003 al 2005, delle attività produttive dal 2005 al 2006 e dello Sviluppo economico dal 2008 al 2010, in un noto albergo della Capitale con l'accusa di aver favorito la latitanza del noto imprenditore reggino ed ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena, condannato definitivamente per concorso esterno in associazione mafiosa.

La DIA ha emesso altri sei provvedimenti restrittivi compresi quelli per lo stesso Matacena, sua moglie Chiara Rizzo e la madre, Raffaella De Carolis.

Riguardo al coinvolgimento giudiziario nel caso della casa vicina al Colosseo, acquistata in parte con i soldi dell'imprenditore romano Diego Anemone, a gennaio 2014 Scajola è stato assolto perché il fatto non costituisce reato.