(Teleborsa) - La bufera che si è abbattuta sull'Expo 2015 non fermerà i lavori dell'Esposizione universale per la quale sono attesi "20 milioni di visitatori".
La previsione è di Giuseppe Sala, Commissario unico di governo per Expo 2015 che lo rivelato oggi durante un'audizione alla Commissione parlamentare Antimafia.
Per l'Expo 2015, lo Stato sborserà "un miliardo e 350 milioni ma "quello che si mette è bilanciato dalle aziende partner: che metteranno sul piatto circa 400 milioni di euro e dai Paesi che parteciperanno pronti a spendere circa un miliardo di euro".
Questi i numeri rivelati da Sala che ha anche sottolineato come ad oggi non ci sia "alcuna indicazione dalla Procura di fermare o rivedere alcune delle gare già assegnate. La Procura ci sta dicendo di andare avanti".
A ribadire la tesi del Commissario per l'Expo 2015, il Premier Matteo Renzi, che, alla vigilia dell'incontro con i vertici e le istituzioni per il rilancio dell'Esposizione universale conferma la sua "assoluta" fiducia in Sala.
"L'Expo è una grandissima opportunità e io preferisco perdere qualche punto nei sondaggi piuttosto che fermare questa occasione di investimenti per l'Italia. Si fermano i delinquenti ma non i lavori", ha spiegato Renzi dopo che ha interpellato Raffaele Cantone numero uno dell'Autorità Nazionale anticorruzione, chiamato dal Premier a seguire i lavori per l'organizzazione dell'Expo 2015 nel tentativo di "rimettere a posto le cose".