(Teleborsa) - L'8 per mille da destinare alla riqualificazione delle strutture scolastiche? I sindacati della scuola accolgono la notizia con un cauto ottimismo, lanciando una sfida: "non fermarsi alla riqualificazione delle strutture" ma allargare la platea dei beneficiari alle "attività a sostegno della didattica".

Per l'Anief "è fondamentale non solo mettere in sicurezza in nostri istituti, ma anche mandare un segnale di incoraggiamento a quel personale, quasi un milione di lavoratori tra docenti e Ata, che a seguito degli ultimi tagli alla spesa scolastica continuano a svolgere la loro quotidiana attività professionale con incentivi che possono essere paragonati ai rimborsi spese di chi fa volontariato".

La proposta lanciata al Governo è quella di dare la possibilità di indicare, nella percentuale attribuibile allo Stato, anche l'opzione che garantisca un'offerta formativa di qualità, venuta meno con i "tagli draconiani" decisi nel 2008 dalla legge Gelmini, con i quali sono stati sottratti circa 8 miliardi alla scuola ed i fondi per migliorare l'offerta formativa.

Per Marcello Pacifico, Presidente di Anief-Confedir, "Sarebbe un'operazione intelligente, perché darebbe ossigeno alle nostre 8mila scuole autonome, che non hanno più soldi per pagare i progetti e le attività di rinforzo della didattica".

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