(Teleborsa) - Le forze curde hanno ripreso quasi totalmente il controllo della più grande diga dell'Iraq, a Mosul, dopo aspri scontri con i combattenti stato islamico, invertendo le sorti dei combattimenti anche grazie al sostegno militare dell’aviazione degli Stati Uniti.

"E’ solo una questione di tempo", ha detto un alto funzionario del Governo Regionale Curdo, "ma riprenderemo il pieno controllo della diga. Abbiamo da poco rimoso le bombe piazzate vicino alle principali porte della diga".

I combattenti curdi, insieme alle forze regolari irachene, hanno intrapreso una controffensiva nelle regioni del nord, per frenare l’avanzata dei ribelli sunniti che da mesi imperversano in Iraq, terrorizzando la popolazione delle città cadute una dopo l’altra e mettendo in ginocchio il secondo produttore di petrolio dell'Opec.

La diga è l’obiettivo più importante conquistato dai ribelli dell’Isil, da quando ha posto sotto il suo dominio la provincia di Ninive nel mese di giugno, dichiarandola un "califfato".

I militanti dell’Isil controllano anche diversi giacimenti di petrolio e di gas, in Iraq occidentale e in Siria orientale, generando milioni di dollari di entrate ogni giorno, che aiutano a finanziare la propria avanzata in tutto l’Iraq e rafforzare la sua presa sui territori conquistati.