(Teleborsa) - Il petroliio chiude un'altra giornata drammatica, scivolando verso i 100 dollari al barile, per la qualità Brent del Mare del Nord.

A deprimere l'oro nero in questi giorni è soprattutto l'outlook negativo sulla domanda, dopo i pessimi dati arrivati dalla manifattura cinese e dalla frenata dell'industria europea

Queste indicazioni hanno appesantito il mercato, annullando anche il premio per il crescere delle tensioni geopolitiche, soprattutto in Ucraina.

Il contratto di ottobre sul WTI scambia a 93,4 dollari al barile, in ribasso del 2,5%, mentre il Brent perde il 2,1% a 100,6 dollari al barile.