(Teleborsa) - Multinazionali americane nel mirino del Tesoro USA. L'amministrazione Obama sta facendo tutto il possibile per scoraggiare le multinazionali che, acquistando società straniere, puntano a trasferire la loro sede fiscale in Paesi in cui il fisco è più clemente, a discapito degli introiti fiscali nelle casse dello Zio Sam.

Il Tesoro statunitense ha messo a punto nuove norme per revisionare cinque sezioni del codice fiscale. Lo scopo? Rendere più difficile per le imprese la cosi detta "tax inversion" (cioè l'acquisto di una società estera per assumerne poi la nazionalità fiscale) e sfuggire al Fisco a stelle e strisce.

È un primo passo che spingerà le aziende a pensarci due volte prima di spostarsi", ha spiegato il segretario al Tesoro, Jack Lew , sottolineando che le nuove norme puntano a disincentivare la fuga all'estero, visto che lo stesso Tesoro ha stimato in oltre 20 miliardi di dollari di mancate entrate fiscali dovute alla fuga delle aziende all'estero.

"L'America fa meglio quando il duro lavoro paga, la responsabilità e premiata e quando tutti giocano secondo le stesse regole". Queste le parole di soddisfazione che usato il presidente Barack Obama, che, tuttavia ha voluto sottolineare che i provvedimenti messi in atto dall'amministrazione non sostituiscono in alcun modo il Congresso.