(Teleborsa) - Continua la fase di debolezza ciclica dell’economia italiana che si accompagna al rallentamento dell’area euro, dove la crescita risulta disomogenea tra le principali economie. E' quanto emerge dalla nota mensile diffusa dall'Istat, secondo la quale "l'attuale fase di debolezza del ciclo economico è attesa proseguire anche nel terzo trimestre".
In particolare l’indicatore composito anticipatore, aggiornato a luglio, è in rallentamento, suggerendo una nuova flessione del PIL nel terzo trimestre dell’anno.
Già nei primi due trimestri dell'anno, il Prodotto Interno Lordo ha fatto registrare una contrazione, dello 0,1% nei primi tre mesi del 2014 e dello 0,2% nel secondo trimestre.

Il deterioramento dei ritmi produttivi riflette la carenza di domanda interna che colpisce soprattutto gli investimenti, spiega l'Istat, segnalando che negli ultimi due mesi la fiducia delle imprese italiane è arretrata sui valori di inizio anno, con perdite più marcate nei settori dei servizi. Tuttavia il deprezzamento del cambio dell’euro verso il dollaro porterebbe ad una ripresa delle esportazioni.

Riguardo all'inflazione si prevede che questa possa permanere su livelli vicini allo zero nei prossimi mesi.

Notizie non troppo buone per il mercato del lavoro, che nonostante qualche isolato segnale positivo, non sembra ancora presentare miglioramenti significativi.