(Teleborsa) - L'attuale crollo delle quotazioni del greggio potrebbe mettere in ginocchio i grandi produttori europei di oro nero, con conseguenze molto gravi per la già fragile economia del Vecchio Continente.

L'esempio lampante della gravità della situazione è la Norvegia. L'industria energetica dello Stato scandinavo, dove la produzione di gas e petrolio genera il 22% del PIL, sta cominciando ad accusare seriamente il calo del 54% messo a segno dal Brent da giugno dello scorso anno.

Sempre da giugno, la corona norvegese ha perso circa il 20% del proprio valore contro il dollaro e l'8% contro l'euro mentre la Borsa nazionale ha ceduto circa il 12%.

Lo scorso mese la Banca Centrale norvegese ha tagliato a sorpresa i tassi di interesse e secondo quanto lasciato intendere ieri dal Governatore Oeystein Olsen a breve potrebbe scattare un altro allentamento.